«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)

Contastorie e cantastorie interpreti genuini dell’anima popolare siciliana

“Siddu sordi vi truvati / ‘ntra li causi o la giacca /
sugnu certi c’accattati / storii e dischi di Busacca”.

Palazzolo Acreide. Cantimbanchi erano chiamati i cantastorie mestieranti quando, fin dal XIV secolo, su una panca a mo’ di palcoscenico, cantavano e narravano nelle piazze e per le vie storie dal contenuto prevalentemente cavalleresco ma anche storie popolari, episodi della vita dei santi, ecc.