Contastorie e cantastorie interpreti genuini dell’anima popolare siciliana

“Siddu sordi vi truvati / ‘ntra li causi o la giacca /
sugnu certi c’accattati / storii e dischi di Busacca”.

Palazzolo Acreide. Cantimbanchi erano chiamati i cantastorie mestieranti quando, fin dal XIV secolo, su una panca a mo’ di palcoscenico, cantavano e narravano nelle piazze e per le vie storie dal contenuto prevalentemente cavalleresco ma anche storie popolari, episodi della vita dei santi, ecc.