ERAN VENTUNO: Pippinu l’Uoruvu (Giuseppe Pappalardo)


Aveva il viso cereo e tondo come quello di un Gesù bambino, ma l'offesa più grave che gli si potesse fare era quella di apostrofarlo col nomignolo di Bamminu! Nel sentirsi chiamare così usciva fuori da gangheri e incominciava a sfagliare come un mulo.

Passatempi di bancarelle: Calacausi e simenza

Si presentava pure ai tavolinetti dei bar o nelle osterie… e ti scaraventava sul tavolo una cascata di nucidda miricana, calia e simenza…

Palazzolo Acreide. In qualsiasi paese o città c’è sempre qualche caliaru a posto fisso che con la sua bancarella piena di roba abbrustolita staziona nei pressi dove la gente predilige fare quattro passi:

TOPONOMASTICANDO: Girolamo Giompaolo

Via Padre Girolamo (da piazza Biblioteca a Corso Vittorio Emanuele)


Il cappuccino fra’ Girolamo Giompaolo (1787-1857), a cui è intitolata la via in oggetto, fu un appassionato bibliofilo.