A Palazzolo si sente ancora bandezzare un anziano salaru con
la sua caratteristica intonazione: … u saaali … u saaaaaali! ...
Si
scende a lume di candela e a piedi scalzi, attraverso stretti cunicoli, per
arrivare ad oltre 100 m di profondità.
A la
stasciuni / Fazzu cumèrii ppi li picciriddi; / Ppi li sdirri facceri ri
cartuni, / A pprimavera caggi ri cardidddi…
PALAZZOLO. In questo mese è uscito in Italia il
film “Il cacciatore di aquiloni” ambientato a Kabul intorno agli anni ’70. In
Afghanistan il film è stato vietato per una somma di ragioni, non ultima la certezza
che i Talebani avrebbero fatto saltare in aria cinema e spettatori durante la
proiezione. Bellissima la storia raccontata, ma troppo realistiche, per il
governo di Kabul, le scene del film.
Quando a scuola si usavano le bacchettate
PALAZZOLO. I severi maestri
elementari dell'antica Roma tenevano sempre a portata di mano una bacchetta di
ferula appositamente per le punizioni corporali. Era una prassi batterla sulle
mani e sulle gambe dei piccoli scolari per porre rimedio alla disobbedienza e
all'indisciplina. Tale "pedagogia del bastone", risalente al tempo
delle guerre puniche, si è perpetuata fino ai primi decenni del secolo appena
trascorso e in alcuni casi anche a ridosso degli ultimi. Tra quelli che ci
leggono sicuramente ci sarà qualcuno che si ricorda ancora del suo maestro soprattutto
perchè, spesso e volentieri metteva in pratica questo arcaico ma convincente
"metodo educativo".
La plurisecolare controversia tra la chiesa Madre e per essa
San Paolo e il quartiere omonimo, e la chiesa di San Sebastiano rappresentante
il quartiere dei Sansebastianesi, fin dal lontano 1644 ha visto scorrere a
Palazzolo fiumi d’inchiostro e di veleni.