Aveva iniziato curando le bestie,
finì con il curare le persone; nel giro di qualche anno, don Paolo, da semplice
contadino divenne un guaritore assai apprezzato e conosciuto nella nostra zona
e oltre. Lo chiamavano u Prizzaturi
per il mestiere esercitato dal bisnonno il quale, oltre che a fare il contadino
anche lui, aveva fatto pure lo stimatore, prizzaturi,
di terreni, case e animali.
«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)
Il cannolo siciliano dolce specialità di Carnevale
"Beddi cannola di Carnalivari, megghiu vuccuni a
lu munnu un ci nn'è... Cui li disprezza è un gran curnutu affè!".
Il
nome di questo delizioso dolce siciliano deriva dal latino "canneolus" e significa "internodo
della canna", cioè lo spazio che nella canna passa tra un nodo e l'altro.
Si tratta di un fustino, lungo 15
cm e largo 3 circa, attorno a cui vengono accartocciati
i dischetti di sfoglia (le cialde) prima di andare a finire nel padellone con
lo strutto.
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