Il libro racconta la
città: luoghi, storie, persone, occupazioni, abitudini.
È un tassello di storia
minore del nostro territorio: dà una veduta d’insieme di quelli che furono gli
anni Sessanta o giù di lì.
Protagonisti
sono le persone che all’incirca operarono in quegli anni e con i loro
comportamenti, le azioni più o meno ordinarie della vita quotidiana lasciarono un
segno, ancorché minimo: ognuno secondo le proprie specificità.
Protagonisti sono le
persone che a volte diventano io narrante e raccontano… raccontano… e si
raccontano.
Protagonisti sono le
testimonianze, le immagini, i ricordi in prima persona dell’Autore, visto il
tipo di lavoro svolto dai propri familiari. Per oltre un quarto di secolo non
solo ha condiviso fatiche e responsabilità ma ha pure respirato le atmosfere
fumose e a volte controverse di quegli ambienti (il caffe “Acre” prima e il
“Cavallino Rosso” poi) popolati da una composita fauna umana. Ha avuto modo,
così, di conoscere a fondo una parte dei personaggi presi in
considerazione nel presente lavoro e tratteggiarli senza scostarsi troppo dal
loro profilo autentico. Per la restante parte dei personaggi si è
servito anche qui dei ricordi personali, ma soprattutto delle tantissime
testimonianze orali acquisite nel corso degli anni.