In famiglia erano tutti di taglia forte, extralarge. Il padre, don Pippinu Cassia, faceva lo stagnino, ‘u quararàru, e i figli, due fratelli e
tre sorelle, dal mestiere esercitato dal padre, per “diritto” di consanguineità
avevano preso il nome di Quararàri.
«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)
Quando via Monastero diventava una "Las Vegas" nostrana
A MARGINE DELLA FESTA DI SAN SEBASTIANO
PALAZZOLO ACREIDE - Le quattro feste religiose che in estate si celebrano
a Palazzolo richiamano tantissima gente del posto e dai paesi vicini. In particolare, i
festeggiamenti del 10 agosto in onore di San Sebastiano nel cuore dell'alta
stagione fanno registrare un enorme afflusso di forestieri e di emigrati che
ritornano per le ferie. I bancarellari in questa festa, secondo la vecchia
consuetudine, piazzano tavoli e bancarelle di giocattoli e di merce varia sui
marciapiedi del Corso.
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