«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)

Quando le donne lavavano al fiume

…si partiva sempre di prima mattina, col carretto, a barda, a piedi, per scorciatoie e sentieri appena tracciati...
Palazzolo Acreide. Un notissimo canto popolare ci rammenta l’atavica consuetudine del bucato affidato alla donna: ”Sant’ Anna lavava,  Maruzza stinnìa, Gesuzzu chiancìa, minnedda vulìa...”. Proprio sant’Anna , la “nonna” di Gesù cioè, è la protettrice delle lavandaie.

Qua, dove fioriscono i limoni

 …La naca ti cunzai ‘n mienzu l’aranci,‘n mienzu l’aranci e la lumia…


Palazzolo Acreide. Qualche tempo fa ad un personaggio importante, appena messo piede all’aeroporto di Fontanarossa, fu chiesto cosa l’avesse colpito al primo impatto con l’isola: “Il profumo inebriante della zagara dei limoni e degli aranci” fu la pronta riposta dell’intervistato.

ERAN VENTUNO: Don Paulinu Genoveffa (Paolo Infantino)


Don Paolino il patronimico Genoveffa lo aveva ereditato dalla madre mentre questa era ancora in vita. Faceva il calzolaio e nello stesso tempo badava ad un buco di negozio, attiguo alla scarparìa, una specie di microbazar dal tetto basso, tutto scaffalato, sito al n. 27 di ronco Cairoli (u curtigghiu ri Furcedda, dal soprannome di don ‘Mmastianu che c’abitava).