«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)

TOPONOMASTICANDO: Margherita


Via Margherita (da piazza G. Marconi a via Maniscalchi)  

L'uomo della strada, quando si trova a leggere questo nome nella toponomastica palazzolese per prima cosa pensa alla pizza margherita, poi pensa al comunissimo fiore di campo e infine magari arriva a pensare a Margherita, moglie di Umberto I re d'Italia, quindi Margherita di Savoia prima regina d'Italia. Sarebbe bastato scrivere via "Regina Margherita" e non sarebbe sorto nessun dubbio (vedi via Elena: idem).

Il maniscalco


"I maniscalchi non possono ferrare le vetture) nè salassarle o medicarle nelle strade, ma in luoghi ritirati e rinchiusi da muri. Il sangue però non possono versarlo a terra, ma raccoglierlo nei tinelli".