Via Felice Leggio (1a sx di via don Luigi Sturzo)
Subito dopo l'8
settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l'armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità tra
l'Italia e gli anglo-americani, i tedeschi iniziarono l' "Operazione
Asse".
L'obiettivo era
quello di controbattere un'eventuale uscita dell'Italia
dalla guerra e di neutralizzare in ogni caso le forze armate italiane,
schierate nei vari teatri bellici del Mediterraneo, con il disarmo forzoso e
l'internamento delle truppe.
All'eccidio di
Cefalonia e di Corfù, compiuto da reparti dell'esercito tedesco a danno dei
soldati italiani presenti su quelle isole nel settembre del 1943 e a tutti gli
altri nel contesto della seconda guerra mondiale, bisogna aggiungere quello di
Coo (Kos), isola greca del mare Egeo ad un tiro di schioppo dalla Turchia e che
al tempo dei fatti faceva parte del Dodecaneso italiano.
Ai 4.000 soldati
italiani presenti a Coo con il 10º reggimento di fanteria della 50ª divisione
"Regina" comandati dal colonnello Felice Leggio, per difendere il
territorio da una possibile invasione tedesca, dopo Cassibile si affiancò un
contingente inglese di circa 2.000 uomini.
Il 3 ottobre la 22a divisione aviotrasportata tedesca
guidata dal generale Müller attaccò massicciamente le forze anglo-italiane sia
dal mare che dall'aria e l'indomani li costrinse alla resa. In un solo giorno i
tedeschi si impadronirono dell'isola e catturarono vivi 1.388 inglesi e 3.145 italiani. Il 5 ottobre, 103 ufficiali del 10º
Reggimento fanteria, sotto il comando del colonnello Leggio, furono sottoposti ad un veloce processo sommario e
successivamente furono passati per le armi dai tedeschi perché non vollero
venir meno al giuramento di fedeltà alla patria.
A distanza di quasi due anni dall'eccidio (nel
febbraio del 1945) furono rintracciati i corpi sepolti in otto fosse comuni nei
pressi di Linopoti. Dei 103 ufficiali furono ritrovati 66 corpi di cui 62
identificati. In seguito le salme riesumate furono traslate nel Sacrario
Militare di Bari. Gli altri 37 caduti, da allora, a distanza di quasi 70 anni,
non sono mai stati cercati né ritrovati sebbene sia nota la zona ove essi
ancora giacciono.
Il Colonnello Felice Leggio
In merito alla sorte del colonnello Felice Leggio il comandante
della fanteria di stanza nell'isola, secondo testimonianze più che attendibili,
si può inoppugnabilmente affermare che rimase sul campo di combattimento fino
all’ultimo e, benchè fosse in grado di
farlo, non volle abbandonare l’isola.
Catturato dai tedeschi unitamente ad un gruppo di
circa 50 tra ufficiali e soldati, "...il
mattino del 4 ottobre (1943) fu portato in motocarrozzetta, assieme al suo
aiutante maggiore, nella zona di Linopoti. Da quel momento non si sono avute più sue
notizie".
Che sia stato fucilato è altrettanto inoppugnabile
anche se non sono stati ritrovati nè documenti, nè distintivi nè altro a lui
appartenuti. Questa tesi è suffragata dalla consapevolezza del modo di pensare
dell'esercito tedesco in questi frangenti: per essere egli stato il primo
responsabile della resistenza italiana, meritava di essere fucilato per primo.
In considerazione di questo assunto la sicurezza della fucilazione del
colonnello è maggiore delle altre fucilazioni documentate.
L'eccidio di Coo, fu un esecrando crimine di guerra
perpetrato dall'esercito tedesco a danno di quello italiano. Il comportamento
inqualificabile dei tedeschi fu aggravato non solo dal non rispetto dei più
elementari diritti dei prigionieri di guerra, ma anche dal fatto che gli
occupanti agirono in semiclandestinità per occultare l'orribile misfatto.
Nel 1992 per volontà e con il contributo
dell'associazione dei reduci dell'Egeo e del comune di Coo fu eretta una lapide
commemorativa in ricordo di questo crimine di guerra. La lapide riporta in
ordine alfabetico i nomi dei 103 ufficiali italiani fucilati, tra cui Felice
Leggio, eroe oscuro di alto profilo morale.
Nello Blancato
Iblon
giornale online, 17 marzo 2013
1 commento:
Nel 2016 è stata condotta una campagna di ricerca, documentata su YouTube https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3DnwrsFnTk7Aw&ved=2ahUKEwj785_t-4rwAhVLsKQKHaGSBXIQjjh6BAgEEAI&usg=AOvVaw2w3EonfaEzXVJM_QkgxWlf.
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