«Tre cose sottili sono il maggior sostegno del mondo: il sottil rivolo di latte dalla mammella della mucca dentro il secchio; la foglia sottile del frumento ancora verde sulla terra; il filo sottile sulla mano di una donna industriosa. Tre rumori di prosperità: il muggito di una mucca gonfia di latte; il tintinnio del ferro di una fucina; il fruscio di un aratro.» (The Trials of Ireland, secolo IX)

Palazzolo. Dove la lavanda si chiama “spica ri san Paulu”


Palazzolo Acreide. 29 giugno, festa di san Paolo a Palazzolo: “…vediamo dappertutto uomini e donne con spicaddossu, spiga (lavandula spica) legata a foggia di mazzuola, offerta comunissima al santo; …” (G. Pitrè, 1900).

In Italia la lavanda viene ampiamente coltivata a scopo ornamentale in orti e giardini e con i fiori essiccati vengono spesso confezionati piccoli sacchetti utilizzati per profumare la biancheria.

TOPONOMASTICANDO: Paolo Orsi


Via  Paolo Orsi (1a a dx di via Paolo Miano)


Gabriele Judica, Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea. Tre appassionati e insigni studiosi di archeologia intimamente legati a Palazzolo Acreide e alle sue origini, alla sua storia, ai suoi arcani.